Sulla diacronia della composizione verbo-nominale in italiano
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Trvalý odkaz
http://hdl.handle.net/20.500.11956/117139Identifikátory
ISSN: 1805–9635
Kolekce
- Číslo 1 [7]
Datum vydání
2020-05-25Nakladatel
Univerzita Karlova, Filozofická fakultaZdrojový dokument
Linguistica PragensiaRok vydání periodika: 2020
Ročník periodika: 2020
Číslo periodika: 1
Práva a licenční podmínky
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.0/Klíčová slova (česky)
agent nouns, Construction Morphology, event nouns, instrument nouns, Old Italian,, Present-Day Italian, productivity, verb-noun compoundsQuesto articolo si propone di esaminare, in prospettiva diacronica, i composti verbo-nominali dell’italiano lungo un arco di tempo che va dalle Origini fino alle soglie del Novecento. In base ai dati tratti da diverse fonti quali corpora e opere lessicografiche, si ripercorre la storia di questo processo di formazione di parole mettendo in rilievo la natura di tali composti a livello semantico e categoriale. Si sostiene che la variabilità semantica (persona, strumento, evento, periodo di tempo) sia sempre stata presente nella storia linguistica dell’italiano, così come, in misura minore, l’ambiguità categoriale, per cui i composti VN fungono anche da modificatori aggettivali. Tale funzione, che negli ultimi decenni ha acquisito solidità dal punto di vista quantitativo, trova infatti riscontro già nei secoli precedenti. L’articolo, che parte dai presupposti teorici del Costruzionismo, dimostra come la Costruzione [V-N]A|N deve la sua produttività sia alla flessibilità semantica e formale che presenta fin dalla fase antica, sia (e soprattutto) alla fortuna di particolari sotto-schemi semi-specificati che, in particolar modo negli ultimi decenni, fungono da modello per la creazione di nuove forme.